Real Life

5 buoni motivi per arrabbiarsi con San Valentino

Si avvicina il 14 febbraio, il giorno degli innamorati, quello che sugella un amore o finge di farlo, dipende dai casi. Ma c’è ancora qualcuno che lo festeggia? Io ti darò ben 5 buoni motivi per arrabbiarsi con San Valentino.

Sono una romantica e una sognatrice, da qualche parte nella terra c’è lui, il mio principe azzurro e prima o poi girato l’angolo impatterò contro il suo corpo e succederà l’inevitabile: mi rovescerò addosso il caffè che tenevo in mano sul mio cappottino bianco.

L’amore è di fatto dissacrante, perché non iniziare da subito con una bella gaffe?

Il colpo di fulmine, l’imprevisto bramato, la disarmante occasione inattesa, l’amore inizia quando meno te lo aspetti e soprattutto con una persona che risponde a un NO in tutte le caselle delle caratteristiche che cerchi.

Quando arriva ti prende in pieno e non ci sono né Santi né Miracoli che tengano: se è il vero amore lo senti nella pancia, nei brividi e poi nel cervello.

Ammettiamo che vada bene, che la relazione funzioni e che entrambi siano felici.

Non posso fare a meno di chiedermi: “San Valentino è l’anniversario delle nostre promesse?” cioè ogni 14 febbraio ci ricordiamo che gli altri sono innamorati e noi abbiamo ancora l’ago in mano?

Che poi, non poteva morire il 15 aprile Valentino, visto che abbiamo appena acceso un mutuo per fare i regali di Natale?

Va beh, ce ne faremo una ragione sulla data, però davvero gli amori si sottoscrivono un giorno all’anno?

5 buoni motivi per arrabbiarsi con San Valentino

In una popolazione sempre più single la festa di San Valentino sta perdendo il suo appeal, di fatto c’è chi festeggia San Valentino con se stess* ribaltando la frittata per convenienza.

Tu lo festeggi con l’amore del momento, io lo festeggio con l’amore della vita: me stessa.

Certo, lo si fa quando si è proprio chiuso con il rapporto a due, se sei in una crisi profonda con il tuo partner. In casi eccezionali quando, anche se sei in coppia, metti TE al primo posto, comunque e sempre.

Ma veniamo a nostri 5 motivi perché San Valentino sta stretto

  1. Sei single da anni e San Valentino lo dissacri come fai con i carboidrati quando sei in dieta cheto
  2. Non hai bisogno che qualcuno ti ricordi di avere al tuo fianco un grandissimo amore
  3. Sopporti a mala pena i festeggiamenti di Ferragosto, figurati San Valentino
  4. Conosci a mena dito la storia di San Valentino e sai che la leggenda fa acqua da tutte le parti
  5. I cuoricini rossi ti fanno venire l’orticaria perché tu ami i tondi e i quadrati.

Chi era San Valentino?

Nato a Terni nel 176 d.C. muore a Roma il 14 febbraio 273. Era un vescovo che è stato martirizzato dalle persecuzioni che al tempo erano inflitte ai seguaci di Gesù.

E’ considerato il patrono degli innamorati. Si racconta che fu il primo a celebrare un matrimonio tra una giovane cristiana e un legionario pagano.

Ti risparmio tutta la leggenda sull’immortale Lupercus, anzi te la racconto con la tecnica dei pensierini delle elementari.

Il lupo distruggeva i campi coltivati in febbraio, periodo, secondo gli antichi romani, della rinascita. Con riti propiziatori e sacrifici i romani scacciavano il demone. In un’urna inserivano i nomi delle persone che adoravano questo Dio. Un bambino estraeva a sorte i nomi di alcune coppie. Per un intero anno avrebbero vissuto in intimità al fine di procreare e concludere il rito della fertilità. Fine

Che nesso c’è quindi con San Valentino, il Santo degli innamorati?

Pare che per mettere fine alla pratica dei sacrifici Lupercali i padri della Chiesa decisero di sostituire Lupercus con il culto di San Valentino. Riuscì a tranquillizzare una coppia in lite regalando una rosa e chiedendo a Dio di benedire il loro amore in eterno.

La versione più moderna invece risale al 1303 quando nel poema di Geoffrey Chaucer “Parlamento degli uccelli” si associa il fidanzamento di Riccardo II d’Inghilterra con Anna di Boemia. Nel Medioevo si riteneva che in febbraio iniziasse l’accoppiamento degli uccelli e per questo è il mese degli innamorati.

Je suis déjà d’amour tanné, ma très douce Valentinée

Lo sapevi che questa frase è la prima lettera d’amore di San Valenino?

Se ti capita di andare a Londra fai un salto alla British Library ( vicino alla stazione di King’s Cross ). Cercala nella raccolta dei manoscritti del 1500. E’ firmata Carlo d’Orléans e la fortunata destinataria è la moglie Valentine. Dopo la sconfitta della battaglia di Agincourt il duca francese Carlo d’Orléans fu tenuto come ostaggio nella Torre di Londra.

Scrisse questi versi a Valentine che non rivide più perché già morta dopo il suo rilascio.

CUPIDO CUORI E BIGLIETTINI sono chiamati dagli inglesi Valentine, in onore alla prima lettera d’amore.

Sono già malato d’amore, mia dolce Valentine

Carlo d’Orléans

Come si festeggia nel resto del mondo?

In Italia spopolano fiori e cioccolatini a forma di cuore, ma non tutti i Paesi festeggiano allo stesso modo.

Certo i biglietti, i Valentine, sono quasi d’obbligo, anche se in Italia abbiamo perso persino l’abitudine di scrivere anche la lista della spesa. In Germania, per esempio, i biglietti valgono più di un diamante e di sti tempi meglio festeggiare San Valentino a Monaco.

Per gli olandesi i regali si spediscono in anonimato, una caccia all’amante insomma, molto divertente.

Nel Sol Levante sono le donne a regalare i cioccolatini agli uomini, non ho detto fidanzati, e comunque loro ricambiano il 14 marzo con un cioccolato bianco.

Se sei un amante di Parigi, come me, devi fare una passeggiata lungo la Senna o vicino alla Tour Eiffel.

Ora tocca alla Thailandia dove si festeggia solo se sei sicuro che la persona è quella che ti porterai all’altare, altrimenti la festa viene ignorata.

In Finlandia è il giorno degli amici, nessun fidanzato, né amanti da ricordare.

In Russia non si festeggia affatto, perché non è prevista nel loro calendario religioso.

Per concludere ognuno si senta libero di osannare l’amore come meglio crede, a me piacerebbe fosse sempre il 14 febbraio, ma come fosse sempre l’8 marzo il 25 dicembre.

Per cui da cinica festeggerò San Valentino come fosse oggi, cioè in dieta e attaccata a Downtown Abbey.

Vive l’amour!

author-sign

Ti potrebbe piacere anche...

Articoli popolari...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *