Stare bene

100% NATURALE

La domanda più ricorrente che si pone chi deve scegliere frutta e verdura naturale è: “Ma quanto mi costa?”

Perché a fare la differenza oggi non è quanto ci guadagno in salute, ma quanto mi resta nel  portafoglio a fine mese.

Assolutamente legittimo se non fosse che …

La parola naturale riferita agli ortaggi ha dei vantaggi che spesso non sono considerati, partiamo dalla frutta:  le piccole realtà locali ci mettono la faccia anche quando vendono una mela non propriamente tonda, non verde sgargiante, che dura una quindicina di giorni e non mesi perché poi inizia a perdere le sue proprietà nutrizionali. Il contadino coltiva i frutti di stagione e non può offrire certo ciliegie a Natale. Il suo lavoro è soggetto agli imprevisti del meteo,  a decidere se un raccolto sarà salubre, genuino o meno. La filosofia è la cura del cliente, del vivere meglio e del rispetto della natura.

Chi la sceglie non va controcorrente vuole solo un prodotto sano e buono.

Comprare meno, ma meglio è la scelta che una persona fa per il suo benessere.  Ci facciamo la stessa domanda “Ma quanto mi costa?” quando riempiamo il carrello della spesa di dolci, zuccheri, patatine, snack, merendine e salsine varie? E se provassimo ad eliminare alcuni di questi prodotti e spendessimo i nostri soldi in frutta e verdura naturale? Se siamo dei convinti consumatori di frutta e ortaggi e sosteniamo di alimentarci in modo sano, dovremmo essere i primi a ricercare in questi articoli quelli meno trattati, non credete?

Un altro esempio molto calzante per equilibrare i conti a fine mese è quello di evitare di acquistare frutta e ortaggi fuori stagione. Mi rivolgo a chi ha una certa età, avete mai visto vostra mamma o la nonna comperare l’anguria in dicembre o le castagne in maggio?

Scegliere di consumare frutta e verdura di stagione costa meno e permette alle sostanze nutritive degli ortaggi di restare integre.

Non facciamo l’elenco dei vantaggi del bio, tutti oramai sanno l’impatto che hanno sull’ambiente e sulla persona, vorrei però chiedervi di fare attenzione alla parola Bio perché si è passati dall’uso all’abuso in pochi anni.

Un’azienda che ha la certificazione Bio deve conseguire una serie di esami e tantissimi sacrifici per ottenerla, affermare quindi di coltivare con metodo biologico non significa che l’azienda sia Bio secondo la legge. Un’azienda invece che produce in modo naturale deve seguire un iter rigoroso dettato dalla stagione, ritengo che essendo solitamente piccole realtà, non possono produrre gamma industriale di ortaggi. Ne deduco quindi siano aziende locali che possiamo tranquillamente andare a visitare e constatare con i nostri occhi la loro produzione.

Fate una prova voi stessi quando andrete dal vostro fruttivendolo di fiducia,  interrogatelo sulla provenienza, siate curiosi, non soffermatevi sulla bellezza della merce esposta, informatevi sulla filiera e l’origine. Se ama il suo lavoro sicuramente vi darà tutte le informazioni utili. Ritengo che il vecchio e, quasi perduto, rapporto umano oggi tanto desiderato si possa ritrovare dentro le botteghe dei paesi, parlando con i professionisti che le gestiscono e ricucendo quell’antico legame che bello o brutto che sia è sempre 100 % natura.

 

 

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